L'HOLDING DANESE

 

Oltre ad un'aliquota d'imposta sufficientemente bassa le holding danesi offrono numerosi altri concreti vantaggi di ordine fiscale. Tra questi "plus tributari" spiccano:

 

 

 

 

 

 

 

a) l'esenzione per dividendi e capital gains;

 

b) l' assenza di limiti alla detrazione dei costi finanziari sostenuti in relazione alla partecipazioni;

 

c) la possibilità di consolidare le perdite delle "subsidiaries" sia danesi che estere;

 

d) l'esistenza di una rete di trattati capillare

In particolare la sezione 13 della "corporate income tax law" prevede l'esenzione per i dividendi ricevuti da una "subsidiary" della quale la holding possegga almeno il 25%del capitale azionario. Ma a condizione che la partecipazione sia posseduta ininterrottamente da un esercizio o alternativamente da un periodo di due anni prima della distribuzione dei dividendi e che vi sia stato già un'accettabile livello di imposizione all'estero per tali componenti di reddito. Ma dal 1° gennaio 1999, tuttavia, queste condizioni non sono più richieste e l'esenzione è applicata in tutti i casi.

 

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Vi è anche la possibilità di dedurre totalmente, in cinque anni, dalla base imponibile ogni costo finanziario connesso con le partecipazioni.

 

Inoltre, in virtù della Direttiva 435/90 (madre-figlia), le autorità fiscali della Danimarca non applicano alcuna ritenuta alla fonte sul flusso di dividendi tra la società figlia danese e la madre residente nell'ambito della Comunità Europea.

 

Qualora, invece, le condizioni di applicazione della "partecipation exemption" non si verifichino, i dividendicsaranno tassati in capo alla società percipiente per il  66% di quanto ricevuto; in tal modo l'aliquota effettiva applicata su tali componenti di reddito sarà del 22,44% (34% del 66% del dividendo ricevuto). Ciò si verifica quando:

 

- le imposte estere non sono reddito effettivo della subsidiary non residente (quali ad esempio le imposte sul patrimonio netto ovvero le imposte calcolate come percentuale dei costi di produzione);

 

- i dividendi pagati sono totalmente deducibili;

 

- le imposte sul reddito d'impresa dovute all'estero sono sostanzialmente inferiori a quelle che la società straniera avrebbe dovuto pagare se residente in Danimarca.

 

Un ulteriore aspetto del sistema fiscale della Danimarca, sul quale sicuramente si focalizza l'attenzione del pianificatore fiscale internazionale, concerne la cd. "joint taxation", ossia la tassazione di gruppo. E' possibile infatti, per le holding danesi, redigere, unicamente sotto il profilo fiscale, una sorta di bilancio "consolidato"; in tal modo si possono compensare le eventuali perdite di una "subsidiary" con i profitti maturati in capo alle altre controllate.